Con la fine dell’anno ormai alle porte, Leonardo Marseglia sancisce la sua stagione con le ultime considerazioni prima di intraprendere la nuova avventura del 2021.

L’anno che il motorsport ha dovuto affrontare è stato sicuramente tra i più anomali della storia con una pausa fin troppo lunga che, alla fine, ha riportato al tanto atteso rientro in pista con tutte le gare concentrate e recuperate in pochi mesi. Leonardo Marseglia ha saputo affrontare al meglio una situazione che avrebbe destabilizzando chiunque, soprattutto nei primi anni in una categoria selettiva e senza concessioni come la KZ2.

Il pilota pugliese ha fatto tesoro di tutta l’esperienza accumulata, anche e soprattutto nel periodo di lockdown dove tenere alto il morale e proseguire gli allenamenti è stata l’arma segreta per presentarsi ai blocchi di partenza nel miglior modo possibile. Marseglia, infatti, non ha deluso le aspettative nelle numerose gare a cui a preso parte con il fiore all’occhiello del Campionato Europeo e soprattutto del Campionato del Mondo KZ2. Sia in campo continentale che mondiale, Leonardo ha portato a casa prestazioni degne di nota e degne soprattutto dei primi posti della categoria. Dopo il settimo posto assoluto nel Campionato Europeo FIA, la gara più importante per il giovane kartista è stata senza ombra di dubbio quella del Campionato del Mondo KZ2, non solo per il quarto posto in rimonta ma soprattutto per tutta quanta la gestione del weekend, delle condizioni meteo e dell’alto tasso di competitività raggiunto.

– Leo, che stagione è stata quella del 2020 e come la valuti nel suo complesso?
«Nel suo complesso direi più che positiva. Mi sono impegnato molto per arrivare alle gare nella miglior condizione possibile. Sono sicuro che avrei potuto portare a casa qualcosa in più, ma non mi lamento e penso già alle prossime gare».

– Il periodo di quarantena ha ritardato di molto l’inizio della stagione. Come l’hai affrontato e come ti sei tenuto in allenamento?
«Diciamo che in realtà non ho cambiato molto il mio metodo di allenamento ma sicuramente non l’ho mai perso di vista. Ho lasciato molto spazio alla palestra, corsa regolarmente e altri allenamenti più mirati alla guida. Nei mesi senza gare, questo sicuramente ha aiutato a non perdere né la concentrazione e nemmeno il feeling, nonostante le gare fossero ancora molto lontane!»

– I vari progressi stagionali ti hanno permesso di concludere un Campionato del Mondo da protagonista. Raccontaci le sensazioni di quel weekend e della finale.
«Il Campionato del Mondo è stato un appuntamento che aspettavo e dove finalmente siamo riusciti dopo tutti gli sforzi ad essere veramente competitivi. Ho trovato subito la velocità fin dai primi giorni, sia su pista asciutta che pista bagnata. Le qualifiche sono state difficili perché durante il mio turno, la pista si stava asciugando e in alcuni tratti era più asciutta che bagnata. Dalla prima manche in poi, per fortuna il meteo si è stabilizzato e ho potuto esprimere tutto il potenziale in entrambe le condizioni, tanto da qualificarmi quarto per la gara. Durante la finale, è stata una lotta continua e pur perdendo qualche posizione in partenza sono risalito confermando il quarto posto anche se il podio era alla mia portata. Quando siamo arrivati alla pesa, in un primo momento non ero molto soddisfatto… dopo ho realizzato davvero il mio piazzamento e mi sono ricreduto, è stata una cosa strana ma simpatica alla fine».

– Il 2021 è alle porte, che cosa ti aspetti dal nuovo anno e con quali consapevolezze e obiettivi ripartirai?
«Per quanto riguarda le consapevolezze è difficile dirlo ora, sicuramente so di poter essere molto competitivo e di avere ancora più esperienza rispetto all’inizio del 2020. Posso dire di essere fiducioso e l’obiettivo sarà migliorare quanto già fatto. Per altre novità dovremmo aspettare i primi test stagionali».

«Colgo l’occasione per ringraziare di cuore sia la mia famiglia che i miei amici. Nonostante tutte le gare fossero inevitabilmente a porte chiuse, mi hanno sostenuto a distanza come fossero in pista! Anche questo è stato sicuramente doppiamente difficile a differenza degli anni passati. Ringrazio anche la Dirigente Scolastica Stefania Metrangolo della mia scuola, il liceo Fermi-Monticelli, che insieme ai miei professori mi danno la possibilità di portare avanti anche la carriera sportiva oltre che scolastica, anno dopo anno!».

 

Foto: LRN Photo